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wENDY E PETER

Perché ancora Peter Pan? E poi perché Wendy & Peter?

E vogliamo parlare di “una ragazza vale più di venti ragazzi”?

Crescere non è per tutti! Solo pochi fortunati crescono invece di “invecchiare”, vivono ogni istante, senza tempo… e girano in tondo!

“… ho dovuto crescer in fretta, così in fretta che non ho avuto il tempo di pensare e quando in compagnia di amici più grandi alcuni di loro mi hanno detto "Goditi ogni momento, perché una volta che cresci, tutto sarà più difficile". Mi sono chiesta, ma come, …più difficile di quello che avevo già vissuto? Più difficile di vivere senza un’infanzia? Ma com’è possibile! Ho passato i miei anni di infanzia ad agire come un’adulta e quelli dell’adolescenza … li avevo sprecati tra lo stress, la confusione e il tentativo di capire cosa volessi davvero diventare poi.

Ma se i migliori anni della mia vita erano passati, cosa mi aspettava dopo? Quanto tempo … quale tempo … mi rimaneva.

Non ho mai avuto il mio tempo di bambina e perciò me lo sono ripreso alla prima occasione. E quale migliore occasione che essere mamma, dove parlare il linguaggio dei bambini diventa la sola possibilità. Le favole che finalmente ho potuto leggere (alle mie figlie e a me stessa) dicevano in tutte le lingue “c’era una volta”, un tempo magico e indefinito. E così, appena le mie figlie chiudevano gli occhi stanche, io acceleravo la mia lettura e divoravo quelle pagine. Ero una bambina sperduta in più nell’isola che non c’è.

Quelle pagine dicevano che crescere significa saper prendersi cura di se stessi, e che quella piccola bambina aveva dovuto farlo subito senza aver tempo per annoiarsi né paura di farlo”.

Ma “…il problema della crescita ha due facce: noi stessi, la nostra pigrizia e la nostra paura ed il mondo che non ci vuole adulti."

Kant diceva, più di trecento anni fa, che l’autonomia non fa bene. “È più difficile gestire cittadini adulti e maturi che ragionano con la loro testa, che 'capre' compiacenti” - come li chiama lui. Churchill sosteneva che l’argomento migliore contro la democrazia è una conversazione di 5 minuti con un elettore medio.

La società digitale poi non aiuta vedere un paio di clip su youtube o leggere qualche post su instagram costa molto più che mettersi a formulare, ma anche solo ad immaginare, dei valori. Il risultato è una società di adulti … infantili.

Quindi “Crescere non vuol dire prendere la patente, poter bere legalmente, sposarsi, fare figli o votare …”. Benché tutti questi traguardi ne facciano effettivamente parte, "crescere" è piuttosto uno stare in equilibrio tra quello che siamo e quello che dovremmo essere.

 

La fantasia e la realtà.

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L'idealismo infantile, di come il mondo dovrebbe essere e il pragmatismo degli adulti di come il mondo è veramente.

Tra le due parti, il mezzo: viviamo l'adolescenza dove vogliamo ribellarci e ricostruire tutto in base a ciò che vediamo.

Ma crescere non è qualcosa che può essere imposto dall'alto. Bisogna crederci davvero. Una persona diventa adulta tramite le esperienze, l'educazione, le letture, l'apprendimento, i viaggi. Si cresce mettendo in discussione le proprie idee. Non arrendendosi, o a rassegnarsi a vivere una vita piatta e compiacente, attraverso le tappe tradizionali, in cui si accettano i pensieri convenzionali “perché così si deve fare”.

La vita adulta che ci viene proposta dalla nostra società è tutt'altro che appetibile.

Crescere, invece, è il vero atto sovversivo ... una grande avventura …

 

Denise

 

PS… il sottotitolo “perché una ragazza vale più di venti ragazzi” … è solo una presa in giro che Peter escogita per convincere Wendy a partire con lui … fosse stata adulta, non ci sarebbe cascata … ma non sarebbe neppure partita e non avrebbe conosciuto posti meravigliosi.

 

 

*le citazioni sono riprese dal libro di Susan Neiman “Why Grow Up? Subversive Thoughts for an Infantile Age”.

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